Il ricordo delle atrocità commesse nei campi di concentramento come monito alle nuove generazioni affinché gli errori del passato non vengano ripetuti. Un messaggio che, in tempi nei quali è diventato evidente che il razzismo è ben lungi dall'essere stato cancellato dal pianeta, è di grande attualità.
In quest'ottica, la "tre giorni" di iniziative organizzate dalle prof.sse Gesualdo e Flaviano ha inteso non fermarsi alla giornata di sabato 27 gennaio, per coinvolgere tutte le classi dell'Istituto nelle riflessioni per il giorno della memoria.
Il momento emotivamente più coinvolgente è stato senza dubbio quello iniziale, proprio il 27 gennaio, in cui il rag. Giovanni Tucci, novantaquattro anni portati con grande fierezza, ha raccontato alla platea dei ragazzi delle classi quinte la sua esperienza di sopravvissuto al campo di concentramento di Torun, in Polonia, non lontano da Auschwitz.
Ricordi terribili ma indelebili nella mente di questo signore, che parla con voce bassa ma allo stesso tempo ferma e decisa nel silenzio assoluto di 150 ragazzi che lo ascoltano attenti a non perdere nemmeno una sillaba del racconto della sua drammatica esperienza, conclusa per fortuna con la liberazione e il ritorno nella sua città.
Subito dopo, gli alunni delle classi seconde e terze hanno preso il posto dei loro colleghi più grandi per la visione del documentario "Viaggio nella fabbrica dello sterminio" di Andrée Rossi Maroso e Federico Ambiel, una descrizione del campo di concentramento di Auschwitz e delle atrocità che venivano commesse in quel luogo terribile.
La giornata del 29 gennaio è stata dedicata alle classi prime, con alcuni alunni che hanno letto versi e testimonianze di sopravvissuti, suonato brani con chitarra e tromba, riflettuto su immagini d'epoca, per non dimenticare.
Per finire, martedì 30, gli alunni delle classi quarte hanno incontrato i referenti del Movimento per la Vita per riflettere su temi a
difesa dei valori della Vita ed essere informati sulla partecipazione ad un concorso europeo.